mercoledì 3 giugno 2015

Eugenio Montale - Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale




Ho sceso dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Anche questa poesia è tratta da Satura, e anche questa è dedicata alla moglie. Entrambe appartengono alla sezione Xenia.
Nei primi due versi Montale fa capire quante volte lui e la moglie abbiano sceso le scale assieme, cioè quanto tempo abbiano passato insieme.
Nel 3° e 4° verso dice che anche se la loro relazione è durata molto, a lui è sembrata davvero molto veloce

Nella 2° strofa lui fa capire che, anche se facevano le scale insieme per la miopia della moglie, lei era l’unica tra i due in grado di comprendere l’autentico senso della realtà andando oltre le apparenze.


Giuseppe d'Aquino

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