giovedì 4 giugno 2015

Decadentismo

Alma-Tadema, Le rose di Eliogabalo, 1888.

Il Decadentismo 
Il Decadentismo è un movimento artistico e letterario, sviluppatosi Europa a partire dalla seconda metà dell'Ottocento fino agli inizi del Novecento. 
Il Decadentismo nasce in opposizione a quelle che erano le tesi della razionalità del Positivismo scientifico e del Naturalismo. 
I Decadentisti avevano una visione del mondo decadente, in più disprezzavano il progresso e le scienze, non accettavano le conquiste tecnologiche alle quali si sentivano perfettamente estranei. 
Il termine Decadentismo venne usato per la prima volta per indicare una corrente di poeti, scrittori, pensatori che esprimono il loro modo di essere in modo diverso in opposizione alla società e al modo di pensare di quel periodo. 
I Decadentisti avevano degli stati alterati di coscienza per scappare dalla realtà e andare nel mondo della pazzia attraverso le droghe e l'alcool. Nello stesso periodo avviene la nascita della psicanalisi ad opera di Freud che, con i suoi studi, comincia a spiegare i fenomeni legati all'inconscio e allo studio dei sogni. I Decadentisti credevano che in ogni parola o definizione ci fosse un simbolo oltre la realtà, che li avvicina al “Simbolismo”. I Decadentisti, in più, si immedesimavano con la natura e ne diventarono un tutt'uno, detto anche “Panismo”.

Temi letterari decadenti

Ammirazione per le epoche di decadenza.
Gli piacevano le perversioni e le crudeltà.
Avevano una sensibilità nevrastenica.
Gli piacevano le malattie mortali altrui ma non su se stessi.
Ai Decadenti piaceva il concetto di morte ma non su se stessi.
Avevano un concetto di vitalismo (per loro la vita era breve ma intensa, soprattutto per gli uomini: super uomo).
Avevano un rifiuto della normalità.
Un'espressione del Decadentismo è detta: “poeti e artisti maledetti” cioè colui che va al di là dei limiti, è incompreso, non accetta i valori della società, ha stili di vita pericolosi o autodistruttivi (uso di droga).
Un'altra espressione del Decadentismo è “l'Esteta”, cioè colui che voleva rendere la sua vita un'opera d'arte.
Un'altra espressione del Decadentismo è “la Donna Fatale”, cioè colei che è seduttrice e dominatrice rendendo l'uomo suo schiavo.
Un'altra espressione è anche detta il Fanciullino Pascoliano, inventato da Pascoli con il significato simbolico di vedere il mondo dagli occhi di un bambino o fanciullo.
L'inetto invece è detto anche: colui che è inadatto alla vita, depresso, inventato da Italo Svevo. 

Commento
Il Decadentismo è un movimento facile da comprendere per qualcuno mentre ad altri può sembrare strano perché ha delle teorie che possono non piacere (ad esempio i poeti fanno uso di droghe, amano la morte, o altri che possono essere brutti e non gioiosi o felici). 
Per me il Decadentismo è molto interessante, il modo in cui esprimono i loro sentimenti in modo cupo (i Decadentisti sono cupi e spesso depressi).  
Secondo me è affascinante come scappano dalla realtà, anche se non condivido che lo facciano attraverso la droga. 

A mio parere il Decadentismo è una rivoluzione nel modo di pensare. 

Irene Virgadaula

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