giovedì 4 giugno 2015

Umberto Saba - Mio padre è stato per me l'assassino

Picasso, Acrobata e giovane arlecchino, 1905.


Mio padre è stato per me “l’assassino”,
fino ai vent’anni che l’ho conosciuto.
Allora ho visto ch’egli era un bambino,
e che il dono ch’io ho da lui l’ho avuto.
Aveva in volto il mio sguardo azzurrino,
un sorriso, in miseria, dolce e astuto.
Andò sempre pel mondo pellegrino;
più d’una donna l’ha amato e pasciuto.
Egli era gaio e leggero; mia madre
Tùtti sentìva della vìta i pesi.
Di mano ei gli sfuggì come un pallone.
“Non somigliare – ammoniva – a tuo padre”.
Ed io più tardi in me stesso lo intesi:
erano due razze in antica tenzone.

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