Nasce a Zante (un’isola greca sotto il dominio di Venezia) nel 1778. Nel 1793 si trasferisce a Venezia dove studia greco e latino e dove entra in contatto con intellettuali aperti alle idee della rivoluzione francese.
Foscolo vive nell’età napoleonica e fin da piccolo si entusiasma per gli ideali rivoluzionari. Nel 1797, quando Napoleone pone fine al trattato di Campoformio, Foscolo, disilluso, va a Milano e poi a Bologna dove lavora a Le ultime lettere di Jacopo Ortis (1798). È la sua opera più importante, la cui prima parte viene pubblicata nel 1802. In essa, il protagonista esprime il proprio entusiasmo nei confronti di Napoleone e la successiva delusione per il suo tradimento che, insieme all’amore impossibile per una donna, lo spingono al suicidio.
Nel 1801 intraprende la carriera militare e segue in Francia le armate napoleoniche. Si trasferisce poi a Milano dove risiede fino al 1812, e a Firenze.
Nel 1814 scappa dall’Italia a causa degli Austriaci e si rifugia prima in Svizzera e poi in Inghilterra.
Muore a Londra il 10 settembre 1827 a 49 anni. È sepolto a Santa Croce, a Firenze.
Altre opere importanti di Foscolo sono: le Odi, composte tra il 1799 e il 1802, i Sonetti, la cui edizione definitiva esce il 1803, il carme Dei Sepolcri ( 1807 ) e l’inno incompiuto Le Grazie (1813).
Matteo Servetti
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