Salvatore Quasimodo nasce a Modica (Ragusa) nel 1901 e trascorre la sua infanzia in Sicilia. Nel 1926 viene assunto come geometra presso il Genio Civile di Reggio Calabria; in quel periodo scrive le opere che confluiranno nella raccolta “Acque e terre”. Nel 1934 ottiene la cattedra di letteratura italiana al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Negli anni ‘50 vince numerosi premi, il più importante dei quali è il Premio Nobel per la letteratura nel 1959. Muore a Napoli nel 1968.
Tra le prime pubblicazioni di Quasimodo troviamo le raccolte Erato e Apollon (1938), Ed è subito sera (1942); nel dopoguerra escono Giorno dopo giorno (1947) e La vita non è un sogno (1949). Successivamente vengono pubblicati Il falso e il vero verde (1954), La terra impareggiabile (1958), Dare e avere (1966).
I TEMI E LO STILE
La raccolta Acque e terre è costituita da 25 poesie, scritte tra il 1920 e il 1929, che hanno un forte carattere autobiografico. Attraverso un linguaggio apparentemente semplice ma ricco di significati nascosti, l’autore esprime la propria interiorità: i temi ricorrenti della raccolta sono infatti la nostalgia per l’infanzia e per i paesaggi siciliani, il senso di solitudine, il complesso rapporto dell’autore con Dio e soprattutto l’identificazione con la natura circostante che spesso rispecchia i suoi stati d’animo.
Arianna Pianezze
Nessun commento:
Posta un commento