mercoledì 3 giugno 2015

Eugenio Montale



Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 - Milano, 12 settembre 1981) è stato un poeta, giornalista e scrittore italiano, vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1975.

Dopo aver trascorso la giovinezza in Liguria, partecipa alla prima guerra mondiale e, subito dopo, comincia a collaborare con riviste letterarie. Nel 1925 firma il Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce. Trasferito a Firenze, dirige il Gabinetto Viesseux, da cui viene licenziato nel 1938 perché si rifiuta di aderire al partito fascista.
Durante la seconda guerra mondiale ospita nella sua casa Umberto Saba e Primo Levi, perseguitati perché ebrei.
Nel 1948 si trasferisce a Milano dove lavora, tra le altre cose, per il Corriere della Sera. Morirà proprio a Milano nel 1981.

La sua prima raccolta di poesie è Ossi di seppia, pubblicata nel 1925. Si tratta di un'opera estremamente innovativa dal punto di vista dello stile e dei contenuti: in essa, Montale esprime la sua concezione negativa della vita di cui il paesaggio aspro e brullo della Liguria è un simbolo concreto. 

Satura, la quarta raccolta di poesie di Montale, viene pubblicata nel 1971 e contiene 103 componimenti, scritti tra il 1962 e il 1970. All'interno della raccolta, la sezione Xenia è dedicata a Drusilla Tanzi, moglie del poeta morta nel 1963. 

(Estratto da Temi e autori del Novecento, dall'antologia Il paese dei lettori, Bruno Mondadori con la collaborazione di Alessandro Tana).

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