giovedì 4 giugno 2015

Giovanni Pascoli - X agosto

Van Gogh, Notte stellata sul Rodano, 1888.

“San Lorenzo, io lo so perché tanto  A
di stel
le per l'aria tranquilla  B
arde e cade, perché sì gran pianto  A
ne
l concavo cielo sfavilla.  B
Ritornava una rondine al tetto:  C
l'uccisero: cadde tra spini:  D
e
lla aveva nel becco un insetto:  C
la cena de' suoi rondinini.  D
Ora è là, come in croce, che tende  E
que
l verme a quel cielo lontano;  F
e i
l suo nido è nell'ombra, che attende,  E
che pigo
la sempre più piano.  F
Anche un uomo tornava al suo nido:  G
l'uccisero: disse: Perdono;  H
e restò neg
li aperti occhi un grido:  G
portava due bambole in dono…  H
Ora là, nella casa romita,  I
lo aspettano, aspettano in vano:  L
eg
li immobile, attonito, addita  I
le bambole al cielo lontano.  L
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi  M
sereni, infinito, immorta
le,  N
oh! d'un pianto di ste
lle lo inondi  M
quest'atomo opaco de
l Male!”  N


1) Localizzazione:
“X AGOSTO” è una poesia del famoso scrittore italiano Giovanni Pascoli (1855-1912). Egli nacque a San Mauro di Romagna; scosso da una difficile condizione famigliare, si “attacca” alle sorelle per mantenere il nucleo famigliare intatto come un nido. Una delle più importanti opere di Pascoli è Il Fanciullino dove afferma di volere continuare a vedere il mondo con gli occhi di un bambino con uno sguardo puro e stupito. L’autore appartiene al movimento artistico del “Decadentismo”; quest’ultimo nasce in Francia intorno alla rivista Il gatto nero, dove Paul Verlaine descrisse il periodo di decadenza dell’impero romano. È definita una corrente adolescenziale che va contro il positivismo ( perché vedevano tutto sotto ambito scientifico) invece apprezza il simbolismo (simbolo che si cela dietro a ogni cosa), l’inconscio e gli stati alterati della realtà che servono per scoprire il significato delle cose che ci circondano.

2) Tema e struttura:
La poesia ha un doppio significato. La sera del 10 agosto 1867, il padre dell’autore viene ucciso mentre tornava dal mercato; dopo trent’anni, il poeta ripensa all’accaduto e decide di comporre questa poesia paragonando la morte del padre a quella della rondine uccisa in volo mentre torna al nido. Anche il titolo presenta due significati: da un lato si riferisce alla festa delle stelle cadenti di San Lorenzo, dall’altra il giorno della morte dell’amato padre.

3) Stile letterario:
La poesia è un componimento poetico in questo caso composto da sei quartine formate da versi endecasillabi e novenari con una rima alternata (ABAB, CDCD, EFEF, GHGH, ILIL, MNMN). A mio parere la continua ripetizione della consonante “L” rende il testo qualcosa di lugubre, pesante, indelebile e difficile da dimenticare come la morte di qualcuno a  noi molto caro. I verbi si alternano tra presente e imperfetto; con ciò si può capire che l’autore cerca di tornare al passato per trovare conforto al doloroso e lacerante presente.Troviamo alcune figure retoriche come una metonimia (il suo nido che pigola) e (al suo nido), una similitudine (come in croce) e un  parallelismo tra la rondine e il padre. Nella prima strofa troviamo un’assonanza tra le parole “arde e cade” e un enjambement. Nella terza strofa si trova un altro enjambement. Nella poesia si trova un climax ascendente.


4) Valutazione: 
A mio avviso, questa poesia è molto toccante ma allo stesso tempo molto cruda perché affronta la tristezza e la morte con un non so che di magico. La strofa che preferisco è l’ultima perché ti trasmette una piccola quantità di speranza che riesce a spaccare la barriera che ti opprime. Le strofe che non preferisco sono la seconda e la quarta perché ti trascinano dentro a un mondo di solitudine e tristezza perché “spiegano” la morte imminente dei due protagonisti. Mi piace tantissimo quando paragona le stelle cadenti alle lacrime del cielo. Perché io, avendo visto molte stelle candenti, mi sono immaginato questa scena di immensa tristezza. Però credo che in tutta questa tristezza Pascoli volesse sfogarsi e distrarsi dall’accaduto che è la cosa più importante. 

Ivan Lenoci

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