Un contadino siciliano di nome Mazzarò, dopo aver lavorato duramente, riuscì grazie ad accumulare una grande ricchezza: fattorie, magazzini, uliveti e vigne.
Era famoso, oltre che per la sua ricchezza, per la sua avidità: infatti, nonostante fosse ricchissimo, mangiava poco, non fumava, non beveva vino.
Mazzarò era così attaccato alla sua roba, perché si ricordava quando, negli anni passati, doveva lavorare duramente.
L’unico suo problema era quello di non avere nulla oltre alla sua roba, nessun affetto e, ora che era vecchio, il solo pensiero di dover abbandonare le sue terre lo faceva diventare matto, talmente matto da uccidere le sue bestie a colpi di bastone strillando:” Roba mia vientene con me”.
Vincenzo d'Aquino
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